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NeilYoungArchives: guida al sito web degli Archivi (e alle prossime uscite)

Aggiornamento 07/12/17


Il sito www.neilyoungarchives.com è stato inaugurato il 1 dicembre 2017. Tramite il vostro account Google o Facebook potete entrare nell'immenso archivio di Neil Young e ascoltare tutta la musica uscita nella sua carriera, dal primo singolo "Aurora" con gli Squires (1963) all'ultimo album The Visitor (uscito in concomitanza con l'apertura del sito), il tutto alla massima qualità audio (24/192 kbps; ma la qualità è impostabile dal player e si può diminuire in caso di connessioni poco performanti).
Abbiamo esplorato il sito per capire come funziona e cosa offre. Per cominciare potrebbe esservi utile il tutorial disponibile su Youtube. Al momento dell'apertura non sono ancora ascoltabili proprio tutte le canzoni: il periodo Geffen per esempio risulta ancora "in progress". Per ora l'accesso è totalmente gratuito.

Navigazione (cliccare sulle immagini per ingrandire)
Per chi già conosce il box set Archives Vol.1 (dvd e bluray usciti nel 2009) l'esperienza di navigazione non sarà nulla di nuovo. Chi invece si approccia agli Archivi per la prima volta deve sapere che può ascoltare i brani e consultare le schede relative alle canzoni, agli album e a tutte le info di contorno tramite due modalità di navigazione.
- Cabinet: lo schedario. Ogni file, rappresentato dalle cartelline, è cliccabile per accedere alle canzoni, alle informazioni su registrazione, musicisti, album di appartenenza, al testo e a eventuali contenuti extra. Sulla sinistra la barra degli anni aiuta a spostarsi da un punto all'altro della discografia, mentre sulla destra la barra di scorrimento ha la stessa funzione della rotellina del mouse, per salire o scendere nell'archivio.

Cabinet: lo schedario

File di una canzone

- Timeline: linea temporale cronologica. Oltre ai file delle canzoni e agli album collocati nel preciso momento a cui sono riferiti, offre alcune informazioni a corredo: i tour (rappresentati dalle righe soprastanti, più scure), i principali fatti biografici (nei tags sottostanti), gli eventi storici mondiali (la linea più in basso), i film della Shakey Pictures (collocati in alto insieme agli album) e qualche post-it (sempre in alto) che accenna alle prossime pubblicazioni, tanto per ingolosirci.

Timeline: la cronologia completa

Ogni album è ovviamente riproducibile senza interruzioni dal principio alla fine. Il player musicale e il selettore della qualità streaming è in alto a destra. Dalla tracklist dell'album si può accedere direttamente alle singole canzoni.

Scheda di un album

Uno degli aspetti più interessanti che gli Archivi consentono è esplorare la musica di Neil Young in ordine cronologico: ogni canzone reca la data e il luogo di registrazione, permettendo di capire come sono nati o sono stati assemblati gli album.
Frugate bene ogni angolo dei file: manoscritti, fotografie, memorabilia, testi, video e radio clips sono presenti in molte canzoni, soprattutto quelle che coprono il periodo fino al 1972 (tutto il materiale già pubblicato in Archives Vol.1).

Contenuti video di una canzone

Come già è stato fatto per le pubblicazioni "fisiche", anche il materiale online è stato ordinato in tre serie principali:
- Original Series: gli album originali, dove il #1 è Neil Young (1968) e The Visitor (2017) è il #49 (la serie comprende anche i live storici come Live Rust o Road Rock).
- Performance Series: i live d'archivio usciti all'interno del progetto Archives (come Massey Hall e Bluenote Cafè).
- Special Release Series: gli album inediti, serie inaugurata quest'anno con Hitchhiker (#5).

Infine, la sezione News accessibile dal menù principale (le tre linee nell'angolo in alto a sinistra) vi terrà aggiornati sulle novità. Potete consultare le FAQ (che dicono, tra le altre cose, che il sito sarà aggiornato spesso con nuovo materiale); potete persino contattare gli archivisti per domande o suggerimenti (noi lo abbiamo già fatto per avvertire di un errore... Trunk Show è schedato sotto l'anno 2001 ma in realtà è del 2009!)

La prima traccia inedita
Forse per un errore, forse come easter egg, c'è una canzone pubblicata su neilyoungarchives.com la cui versione non è la stessa presente in Archives Vol.1: si tratta di "Birds" incisa dai Crazy Horse nell'agosto 1969, qui presente con entrambe le strofe e non solo la prima come nella versione pubblicata nel box.
Potete tenervi aggiornati sul nuovo materiale disponibile su Archives Online grazie alla nostra newsboard.

Prossime uscite
Diamo uno sguardo a cosa annunciano i post-it riguardo le prossime uscite.
- Early Daze: menzionato da Young nella sua autobiografia Il Sogno di un Hippie, è una raccolta di incisioni inedite e take alternativi del primo periodo dei Crazy Horse (1969) con particolare risalto alle performance di Danny Whitten. Probabilmente farà parte della Special Release Series.
- Roxy: attesa testimonianza del Tonight's The Night Tour del 1973, performance del Roxy Theater di Los Angeles (sarà parte della Performance Series).
- Homegrown: leggendario disco inedito del 1974 (Special Release Series).
- Odeon/Budokan: live con i Crazy Horse tratto dal tour 1976 (Performance Series).
- Chrome Dreams: altro leggendario disco inedito del 1976 (Special Release Series).
- Oceanside/Counryside: la prima versione di Comes a Time del 1977 (Special Release Series).
- Boarding House: le celebri performance acustiche di San Francisco del 1978 (Performance Series).
- Solo Trans: testimonianza dei bizzarri concerti solisti del 1983, tra acustico ed elettronico (Performance Series).
- Garage Tour: i Crazy Horse elettronizzati del 1986, molto probabilmente la performance del Cow Palace (Performance Series).
- Live Freedom: performance del 1989, non sappiamo se acustiche o elettriche, o magari persino un mix dei diversi tour (Performance Series).
- Toast: disco inedito dei Crazy Horse del 2001, annunciato molti anni ma non ancora uscito (Special Release Series).
- Alchemy: live dei Crazy Horse annunciato nel 2013 poi dimenticato (Performance Series).

Ma che fine hanno fatto le altre due uscite di cui Neil ha parlato negli ultimi anni? Ci riferiamo a The Dume (compilation dei Crazy Horse in studio del 1975, in pratica le sessions complete di Zuma) e Time Fades Away II (esecuzioni diverse rispetto a quelle dell'album, tratte da un altro momento del tour).
Non sono per il momento nella timeline, ma se cercate il termine "unreleased" nella funzione di ricerca, troverete due misteriosi album proprio di quegli anni.

Una bella esperienza davvero... Ora non resta che sperare che questi nuovi dischi escano alla svelta, insieme al box Vol.2 in bluray.
Buon Archivio a tutti!

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